martedì 27 settembre 2016

Gioielli di famiglia.

Oggi facciamo i pessimisti, vediamo il bicchiere mezzo vuoto, immaginiamo situazioni un po più nere. Malaugurate ipotesi.
Facciamo che nonostante tutte le precauzioni che abbiamo preso per prevenire l'effrazione questa abbia luogo lo stesso. Facciamo che non abbiamo seguito molto le indicazioni che Fabrizio ci ha dato e qualcuno è riuscito ad entrare in casa nostra.


Scopriamo che ci hanno portato via la collana d'oro antica della zia Maria, gli orecchini del matrimonio di nonna Amelia ed un numero imprecisato di braccialetti e anelli d'oro. Tutto frutto di occasioni importanti, o ricordi il cui valore affettivo supera di gran lunga quello di mercato, anche se a ben pensare anche il danno economico non è indifferente.

Non costruiamoci false speranze. Nella maggior parte dei casi la refurtiva non viene mai più ritrovata.

Se invece una volta tanto, il lavoro delle forze dell'ordine viene premiato, e nel giro di poco tempo viene recuperato il bottino di un furto, in che modo potete dimostrare quello che è realmente vostro ?

Oltre al danno ci sarebbe pure la beffa, subire la sottrazione di cose a noi care e non riuscire a rientrarne in possesso neanche quando fossero ritrovate.
E vi dico di più, potreste anche essere stati previdenti ed avere pensato ad assicurarvi contro eventi del genere, ma se non avete la prova di quanto sottratto l'assicurazione non vi paga.

La raccomandazione in questo caso è semplice, banale, facciamo le fotografie di ogni oggetto di valore che abbiamo in casa. Quando dico di valore intendo in senso lato, può avere un valore oggettivo traducibile in danaro, o può avere un valore puramente soggettivo, affettivo. Il ladro potrebbe portar via anche cose che non valgono niente per lui solo perché si trovano nel mucchio delle cose d'oro.


Con le fotografie in caso di recupero della refurtiva, o in caso di contenzioso con l'assicurazione siamo sempre in grado di provare il nostro possesso. 

Non solo. Dove possibile conservare la ricevuta, la fattura, lo scontrino di vendita. Certamente non sarà possibile per tutto , proprio per la natura delle cose di cui stiamo parlando, magari vecchi oggetti appartenuti a nonni oppure ricevuti in regalo. Preferibilmente le ricevute trasformate in forma digitale, quindi trasformate in "fotografie". 

La tecnologia moderna, in particolare tutto quello che "cattura" un pezzetto del nostro mondo reale, ci è di aiuto nel proteggere le cose. Quanto più si astrae un oggetto, lo si rende più "leggero" trasformandolo in digitale, tanto più è facile da proteggere. Non esente da pericoli , e ne parleremo in altri post, ma più al sicuro.

Una riflessione sulle foto degli oggetti digitalizzati. Attenzione. Dove custodite la fotografia digitale ? All'interno del vostro PC o in un disco rigido separato o in un "NAS SERVER" per i più tecnologici ? 

Attenzione, perché i ladri potrebbero non limitarsi agli oggetti d'oro ma portarsi via anche quei dispositivi che contengono dati astratti, ma per noi di grande valore. Vi prometto che di questo ne parlerò in modo più dettagliato in altri post, ma intanto fateci un pensierino perché il nostro obiettivo è:

proteggere quello che vale di più


Protect what worth more







sabato 24 settembre 2016

Scassinando una cassaforte

Vorrei riprendere un argomento del mio precedente post "Dove e come posizionare la cassaforte", in particolare dove ho parlato dell'inevitabilità intrinseca che una cassaforte possa essere sempre aperta. Certo, non facilmente, non subito, non banalmente, ma inevitabilmente può sempre essere aperta. E' logico, se ci si pensa un po' su, qualsiasi materiale, con i giusti strumenti può sempre essere tagliato, bruciato, deformato. La differenza la fa il TEMPO, si, il tempo necessario a compiere l'operazione. E' un concetto molto importante da apprendere ed utilizzare quando si pensa di proteggere le nostre cose con determinati mezzi. Per questo voglio consigliarvi questo istruttivo, breve video, chiaro come lo sono tutti video del celebre Lorenzo Pinna, presentato da Alberto Angela, ed ascoltate bene cosa si dice al minuto 5:52



Tutto questo lavoro è per - proteggere quello che vale di più

Protect what worth more

lunedì 12 settembre 2016

Messa a terra - comprendiamola meglio.

Vorrei con questo post trasmettervi l'importanza dell'impianto di MESSA A TERRA dal punto di vista strettamente della sicurezza, la tentazione di illustrare che cosa significa elettricamente parlando è forte, ma mi limiterò a pochi essenziali concetti. Ricordatevi che in questo blog ci si occupa della sicurezza e della protezione di "quello che vale di più". Per i dettagli tecnici ci sono altre risorse in rete, invece qui anche chi ha una preparazione non tecnica può trovare concetti chiari ed utili alla custodia e salvaguardia dei propri cari, di se stesso e dei propri beni.

Immaginate una massa d'acqua enorme, un lago enorme, contenuto da una diga in cemento armato. Tutto appare in uno stato di quiete, di calma, di stasi. In realtà è una quiete indotta dal resistere della diga, perché tutti quei milioni di litri di acqua hanno un enorme energia potenziale, che se liberata diventa distruttiva e incontrollabile. Immaginate ora che la diga di cemento armato sia molto vecchia e che perda improvvisamente la sua capacità di contenere l'energia potenziale dell'acqua e, mente voi siete a valle della diga, proprio nel ruscelletto che scorre sotto, istantaneamente il cemento cede !
Milioni di litri di acqua vi travolgono, senza via di scampo, senza concedervi il tempo di agire. Brutto vero ?
E' quello che succederebbe se uno degli apparecchi elettrici che utilizziamo in casa perdesse all'improvviso l'isolamento, che è la sua diga in cemento armato. Tutta la corrente , che sono i milioni di litri di acqua, si riverserebbero, fluirebbero verso il vostro corpo al momento in qui voi toccaste l'involucro metallico. Ferendovi gravemente o peggio.

Quindi ? Detto così non ce' speranza, la diga crolla, l'acqua ci viene addosso, la corrente scorre attraverso di noi e giochi fatti
In effetti se fossimo sotto la diga ci vorrebbe Superman per salvarci dall'onda incontrollabile, che con un soffio potentissimo deviasse tutta l'acqua che ci viene incontro verso un posto sicuro. Si, ci vorrebbe Superman.

E in casa un Superman ce lo possiamo avere, si chiama proprio "MESSA A TERRA", e funziona proprio così; devia il flusso della corrente verso terra, senza permettergli di raggiungerci.

Adesso che abbiamo capito il concetto, facciamo un esempio concreto. Prendiamo una piastra di fornelli da cucina a gas, uno di quelli moderni, che abbia l'accensione automatica della fiamma, di quelli che si tiene premuto il bottone e lui "tic , tic , tic " accende la fiamma. Supponiamo che sia un po vecchiotto, che il cablaggio elettrico abbia subito anni di sughi, calore, unto, lasagne e caffè versato, e che abbia perso il suo isolamento andando accidentalmente a toccare l'involucro di metallo. 

Che succede ? Se l'involucro di metallo è stato correttamente collegato ad un efficace impianto di terra, non ci succede niente di male. Salta il differenziale di protezione dell'impianto, alla peggio salta il contatore. Quindi interveniamo a capire che cosa succede, e nessuno si fa male.

Se invece l'apparecchio, non è stato collegato all'impianto di terra,se l'impianto di terra non è ben funzionante, se l'apparecchio stesso non è conforme alle norme europee di sicurezza ( Marchio CE ), succede che qualcuno si fa male.

Dettagliando un pochino di più tecnicamente, si tratta di mettere a tensione zero le parti potenzialmente a contatto con le persone, e per mettere a zero il potenziale si sfrutta una caratteristica della Terra, intesa proprio come pianeta, di avere potenziale nullo. Perché fisicamente l'impianto di messa a terra si realizza andando ad "immergere" un palo conduttore in terra, terreno, fango, zolla. Banalmente, semplicemente, questo è. Più andiamo in profondità, più è umido, maggiore è la superficie di contatto, migliore sarà la qualità dell'impianto di terra.

Riassumendo, per una maggiore sicurezza dentro l'ambiente in cui viviamo, dove ci sono bambini, anziani, animali , adulti più o meno consapevoli del pericolo potenziale che l'uso dell'energia elettrica comporta, facciamo controllare l'impianto di messa a terra da un tecnico specializzato, serio e competente.
Se vi fa una verifica e trova tutto a posto avrete speso pochi euro per la vostra serenità, altrimenti avrete modo di rimediare in tempo ad un pericolo potenziale estremamente subdolo.

Se poi siete amanti del fai-da-te e vi piace installare da soli le cose in casa, ricordatevi la prossima volta che vedete questo simbolo:

su un lampadario, un forno, una plafoniera di collegarlo all'impianto di messa a terra. L'oggetto che installate funzionerà lo stesso se non lo fate, sarete portati a pensare "ma chi me lo fa fare, va uguale, si accende, gira, illumina", ma adesso sapete che quello stesso oggetto potrebbe diventare pericoloso, molto.

Ve l'ho detto non è un articolo tecnico, ma spero di avervi chiarito il concetto di sicurezza riguardo la messa a terra, se poi volete approfondire l'argomento ci sono fonti autorevoli in merito.


Ed anche questo post ,in fondo, è per ricordare l'importanza di proteggere quello che si ama di più. 

                                           Protect what worth more




martedì 6 settembre 2016

Dove e come posizionare la cassaforte.

Supponiamo di avere scelto la nostra cassaforte, il modello più adatto alle nostre esigenze, con le caratteristiche che ci interessano e con gli accorgimenti che in futuro saranno oggetto di un post, non in questo. Supponiamolo. Ed ora dove lo installiamo questo oggettino ?
Precisiamo che si parla in questo caso di cassaforte a muro, non a mobile, non a pavimento, non a scomparsa dietro una presa elettrica, non un caveau. Una cassaforte a muro.

Se voi dovete investire tempo ed energie a leggere i miei post ed io devo investire tempo ed energie a scriverlo voglio che il post tratti un argomento specifico in modo dettagliato, altrimenti ci sono in giro una quantità di siti, con un bel po di pubblicità che parlano più o meno degli stessi argomenti, in maniera più o meno generica e servono più o meno a qualcosa. Non è questo uno di quei siti.

Partiamo subito con il dire che , come anticipato nel precedente post, se i ladri attaccano la vostra abitazione perché sanno o suppongono che ci sia una cassaforte, state certi che la troveranno. Non importa quanto la nasconderete, non importa quanto pensiate di essere furbi, non importa quanto è grande la vostra casa. I ladri la troveranno.

Quando l'avranno trovata la apriranno, non importa quale serratura sia montata, non importa quanto sia corazzata, non importa quale grado di certificazione abbia. La apriranno. Loro, da soli con la vostra cassaforte, ultimo baluardo a difesa di quanto avete di più prezioso, la apriranno.

Quindi ? Non abbiamo speranza , non abbiamo difesa, siamo inermi ?

No. Tutt'altro. Abbiamo dalla nostra parte un'arma potentissima, che è sotto i nostri occhi, sempre e comunque presente.

Il tempo. La chiave di tutto è il tempo. Pensate un po, a cosa serve nascondere bene la cassaforte se non ad aumentare il tempo necessario ai ladri a trovarla. Perché lo sappiamo , trovare la trovano, prima o poi.
A cosa serve murare saldamente la cassaforte in un muro se non ad aumentare il tempo necessario a sradicarla. Perché lo sappiamo, sradicare la sradicano, prima o poi.
A cosa serve acquistare un prodotto corazzato con materiali di prima qualità e certificata se non ad aumentare il tempo necessario ad aprirla. Perché lo sappiamo, aprire la aprono, prima o poi.

Questa è la realtà. Rifletteteci.

Compreso questo possiamo davvero pensare al dettaglio, agli accorgimenti, ed alle tecniche per metterlo in pratica.


La posizione.

Meglio in camera o meglio in cucina, meglio dietro ad un quadro o meglio dietro ad un mobile.
Meglio dove i ladri lavorano peggio.
Quindi posizionata ad una altezza tale che sia difficoltoso, faticoso usare mazze pesanti. Si perché uno strumento molto efficace usato per sfondare una cassaforte è una di quelle mazze da pianta-chiodi delle ferrovie che si vedono nei film del vecchio West, un oggettino tipo questo.



Con questo, un paio di ladri, se liberi di agire in un ambiente dove si può brandire agevolmente, con cambi regolari prima uno e poi l'altro a picchiare sullo sportello, la distruggono in 1-2 minuti.
Ergo, posizionare la cassaforte ad altezza occhi, in un angolo, in una parte angusta della casa dove non ci si possa muovere troppo agevolmente. Così se intendono attaccare la nostra cassaforte dovranno durare molta ma molta fatica, perdendo molto ma molto tempo. Fino a rinunciare.
Quindi mai in basso, mai in un ambiente ampio.

Altra questione. Il muro. Dentro quale muro è meglio installare la cassaforte.
Dove perdono più tempo per sradicarla. Un muro portante è ottimo, perché strutturato e costruito per sorreggere una casa.
A volte questo non è possibile, quindi si può optare per un muro meno robusto, non portante, ma al momento della posa avere cura di rinforzare e di appesantire il più possibile tutto il volume cementizio in cui verrà "affogata" la cassaforte, con materiali idonei come una buona miscela di cemento 425. Si può rinforzare con tondini di ferro e se abbiamo acquistato un prodotto valido, dovrà avere obbligatoriamente delle alette sul retro, ripiegate e non piatte, dove applicare longitudinalmente barre o tondini di ferro, questo per rendere ancora più difficoltoso lo sradicamento.

Il muro deve essere tale. Deve essere un muro, robusto o ragionevolmente irrobustibile, non un pannello di cartongesso o una fila di mattoncini forati. Non ci prendiamo in giro raccontandoci false sicurezze. Se non c'e' un muro adatto cerchiamo altre soluzioni, esistono casseforti a pavimento, a mobile , tutte soluzioni valide da prendere in esame prima di mettere a rischio le cose a cui teniamo di più in un contenitore  indifendibile.

Dobbiamo tener presente un altro aspetto delle casseforti a muro, che sono pensate per difendersi da attacchi frontali, contrariamente da quelle a mobile, non sono corazzate dietro e lateralmente. Sono fatte di lamiera, triste , relativamente sottile e se nuda, facilissima da forare. Nella scelta del muro pensiamo anche che i ladri possono valutare l'opportunità di attaccare la cassaforte da dietro.
Facciamo un gioco di immaginazione. Cassaforte inserita in un muro esterno, di la dal muro una piccola chiostra in giardino lontana o protetta da occhi indiscreti. Martello scalpello, pochi centimetri di muro da togliere, si arriva al retro della cassaforte, ci si trova di fronte al lamierino, triste, trapano a batteria con banali punte a ferro, si apre un foro dietro e addio alle nostre cose.

Lasciatemi fare un breve cenno sul chi e sul quando installare la cassaforte. Ci si domanda se meglio installarla durante la costruzione della casa o successivamente. Se meglio farla installare da terzi o farlo personalmente.
In questo caso la prima regola è nessuna regola ma abbondanza di discrezione e buon senso. Tecnicamente l'installazione ottimale è durante la costruzione della casa perché si possono mettere in campo tutti gli accorgimenti necessari, muratura armata e robustissima, posizionamento perfetto. Se la ditta installatrice è ben diretta, tecnicamente, è la soluzione migliore. Per contro ci sono un po troppi occhi che ne conoscono la posizione. Stesse considerazioni se si sta ristrutturando casa. Dal lato opposto , per avere il massimo della discrezione, si installa a casa costruita, magari facendo la posa personalmente.
Non il massimo per l'efficacia tecnica, il massimo per la segretezza.
Buon senso. Se si ha a che fare con una azienda di costruzioni affidabile e di provata serietà e professionalità la prima soluzione è consigliabile. Se nel nostro privato abbiamo il muratore di fiducia tecnicamente ineccepibile esperto e serio, la installiamo post costruzione e rimane una soluzione efficace.
In mezzo ci sono tutte le scale di grigio, tutte le varianti, per questo non penso ci sia una regola valida sempre. 
Una considerazione però va fatta. Se si installa una cassaforte in corso di costruzione o ristrutturazione, con evidenza dell'ottima qualità del lavoro e dell'ineccepibile robustezza della realizzazione, anche l'occasionale "occhio lungo" in cantiere lo vedrebbe e magari proprio per questo escluderebbe a priori un attacco a quella installazione.
Era una considerazione dovuta sulla quale riflettere, e prendere come occasione per ribadire una volta in più che in tema di protezione vale lo studio attento caso per caso. Diffidate dalle regole certe sempre uguali.


Ultimo aspetto che nel complesso di una protezione completa ed accurata non è trascurabile. L'ambiente dove è tenuta la cassaforte deve essere monitorato con sensori elettronici collegati all'impianto di allarme elettronico e configurati in modo da far scattare le difese non appena un intruso viene rilevato. Senza ritardi, senza interazioni con altri sensori. Nessun dubbio, la cassaforte è sotto attacco, l'impianto deve agire. Ne parleremo meglio in altri contesti.

Per questo post è tutto. Poche cose, semplici. Tenete in testa la migliore arma di difesa. Il tempo.

Nei prossimi post vedremo quali sono le caratteristiche delle buone casseforti.

E ricordate l'importanza di

Proteggere quello che vale di più - Protect what worth more