Come spesso accade, quando affrontiamo un problema, rivolgiamo la nostra attenzione verso aspetti complicati, articolati, complessi. Invece, come altrettanto spesso accade, la soluzione o il cuore del problema stesso è molto più semplice.
E' il caso dell'argomento che andremo ad affrontare oggi.
Quando vogliamo proteggere le nostre proprietà, i nostri cari, dentro le nostre abitazioni, abbiamo l'impulso di cercare i metodi più efficaci , più potenti, più tecnologici che la nostra epoca ci mette a disposizione. Tutto giusto, tutto corretto, quando si può, si deve utilizzare il massimo per proteggere quello a cui teniamo di più.
Ma ... basta anche qualcosina meno.
Non ci dimentichiamo delle cose più semplici.
Sapete secondo le statistiche da dove entrano di solito i ladri ?
Dalla porta principale.
Si.
Almeno il 34% dei furti avviene con l'intrusione dalla porta principale, quella di ingresso, si, proprio quella. Vediamo allora come intervenire e quali accorgimenti usare.
Utilizziamo prima di tutto le cose da fare che hanno un costo zero, ma valgono molto in termini di prevenzione.
Chiudiamo la porta di ingresso con le mandate, sempre, sempre , sempre, sempre. Anche se usciamo dieci minuti a prendere il pane, anche se andiamo via 5 minuti dalla signora Lia del piano di sotto a prendere un po di zucchero, anche se facciamo veloci veloci a prendere il bambino a scuola vicino casa. Chiudere la porta di ingresso a mandate, sempre.
Perché questo ? Semplice, perché la maggior parte delle serrature, anche le più sofisticate, se non sono chiuse a mandate, per aprirle è sufficiente una lamina rigida. Tipo scheda telefonica, tipo bancomat per dire.
Dal pubblico:" .. ma io ho una porta blindata !"
E' uguale, se non è chiusa a mandate, la porta blindata si apre, in alcuni casi anche meglio di una porta di scarsa qualità.
Questo video è esemplificativo
Altro aspetto importante. Le chiavi.
Signori, le chiavi.
Sapete quante volte i ladri entrano in casa sottraendovi il mazzo di chiavi o riuscendo a farne una copia ?
Fate molta attenzione a dove le lasciate e per quanto tempo le lasciate. Quando andate in palestra le lasciate negli appositi scomparti di sicurezza o banalmente dentro la borsa nello spogliatoio ?
Un ladro attento a questi atteggiamenti è preparato alle vostre distrazioni e con un poco di studio, vi sottrae le chiavi per il tempo necessario di fare una copia e via. Da dove entra poi ?
Dalla porta principale.
Ovviamente se le chiavi le perdete , o "credete" di averle perse e invece ve le hanno rubate, fate in modo da agire il più velocemente possibile per sostituire la serratura ed avvertire chi di dovere a casa.
Quindi, fatti salvi gli accorgimenti di puro buon senso, che son gratuiti, passiamo a spendere qualche euro e chiariamo subito un aspetto ricorrente.
Se la porta è vecchia, non ben ancorata al muro, ha i cardini a sfilo liberi, senza nessuna asta di chiusura, quindi non una porta sicura, non pensate di "aggiustarla", di farla rinforzare, di aggiungere serrature.
A voi non serve a niente. Serve al fabbro ed al falegname ed eventualmente al muratore a guadagnare ( giustamente ) un po di soldi.
Magari vi fanno anche un ottimo lavoro dal loro punto di vista, ma non serve a niente. Continuerete ad avere una vecchia porta, inadatta, non sicura , ma più pesante e costosa.
Potrebbe essere che avete una buona porta, magari anziana, ma ben fatta ed è quindi "discretamente" sicura, semplicemente deve essere aggiornata con una serratura moderna. Tra parentesi ricordiamoci che è buona norma cambiare la serratura ogni 5 anni, anche solo per motivi di usura, chiusa parentesi.
Esistono sul nostro mercato alcuni ottimi produttori, tra i quali anche italiani, che realizzano serrature, a doppia mappa o a cilindro, certificate.
Il fatto che siano certificate ci da una ragionevole garanzia della buona costruzione del prodotto, e detto senza entrare in tecnicismi, standardizza il livello di difesa nei confronti del tentativo di effrazione.
Le serrature nel loro assieme per essere certificate devono rispondere alla norma UNI EN 1300, verificatelo quando la acquistate.
Se scegliete di cambiare solo il cilindro della vostra serratura, si può fare, esistono ottimi cilindri in commercio, anche italiani, che devono essere certificati, rispondendo alla norma UNI EN 1303.
Verificate sempre l'esistenza del certificato, il fornitore o il produttore, se l'hanno ottenuto realmente ve lo mostreranno con orgoglio, altrimenti partiranno lunghi discorsi ed articolati giri di parole. I più bravi utilizzeranno raffinate tecniche retoriche.
Vale poi sempre la considerazione per cui se un oggetto costa troppo poco rispetto alla media di mercato un motivo c'e'. Date giustamente valore ai vostri soldi, fate le vostre brave valutazioni di risparmio, ma per un prodotto che serve a proteggervi, qualche euro in più lo dovete spendere. Ed i prodotti di qualità costano.
La qualità costa, ma non è cara.
Se invece decidete di sostituire la vostra vecchia porta con una moderna porta blindata, state prendendo una saggia decisione ma per far si che sia anche una decisione efficace dovete valutare alcuni aspetti.
Poche e semplici valutazioni, come il tipo di acciaio usato ed il loro spessore, i punti di forza di chiusura, i profili dei telai e dei contro telai, il metodo di realizzazione della serratura, le dimensioni dei perni, la protezione della serratura, il tipo di serratura, lo sforzo statico e dinamico espresso in kilo-newton sopportabile.
No. Non direi. Non è il caso , che ne dite ?
Esiste un approccio più semplice ed alla portata di tutti, ci viene in aiuto una norma apposita, una standardizzazione, che raggruppa le porte in 6 diverse classi, dove la 6a è la più dura da battere. La norma è la UNI EN 1627 alla quale la stragrande maggioranza di costruttori si è adeguata, ottenendo la
certificazione che voi dovrete pretendere al momento dell'acquisto.
Per dirla a grandi linee le classi 1 e 2 sono per abitazioni in un contesto cittadino nelle quali sono contenuti beni di basso valore. La classe 3 è per abitazioni di periferia, con un rischi predatorio più alto con valori da difendere medio-bassi.
La classe 4 è per villette isolate con beni da difendere medio-alti soggette ad un alto rischio predatorio.
le 5 e 6 sono da banche e gioiellerie.
E già questo ci orienta un po meglio nella scelta, ma secondo me non è sufficiente, mi mancano degli elementi di valutazione. Ad esempio: che ne so io di quanto è elevato il rischio predatorio rispetto alla la mia abitazione ? E ancora , cosa ne sa la norma di quanto sia il "valore" delle cose da proteggere in casa.
Ricordate ? Protect what worth more , proteggere quello che vale di più, ma il valore di quello che c'e' da proteggere lo sappiamo solo noi. Quando si parla della nostra abitazione, della nostra intimità, si va oltre al valore dei contanti che abbiamo in casa. Ci sono i braccialetti d'oro del battesimo dei bimbi, c'e' la collana di nonna Gemma che gli regalò nonno Romano per il loro anniversario, ci sono le monete dei viaggio che abbiamo fatto tutti insieme in giro per il mondo.
Tante cose che al delinquente di turno fruttano poche centinaia di euro, ma a noi fa male perdere.
Quindi siamo solo noi che possiamo valutare quello che dobbiamo proteggere, e di conseguenza scegliere. E nello scegliere ricordiamoci di non cercare di spendere poco per forza. Le porte blindate di qualità sono quelle realmente funzionali.
E la qualità costa, ma non è cara.
Infine permettetemi di aggiungere una considerazione.
La mia esperienza dice che quando si parla di protezione non esiste una solo dispositivo, un solo elemento, che da solo raggiunge lo scopo, quello di proteggerci al meglio. Il massimo della protezione la otteniamo con la sinergia di diverse tecnologie ed elementi, attivi e passivi. Con le nostre buone pratiche ed abitudini, con i nostri comportamenti e la nostra "cultura della protezione". Ed oltre a questo mettiamoci in testa che NON ESISTE la protezione totale, assoluta, definitiva.
Esistono gradi crescenti di sicurezza che sono tanto più alti quanto più siamo abili ad integrare tutto quello che la conoscenza sulle protezioni ci mette a disposizione.
Tanto parlare e tanto scrivere per
Proteggere quello che vale di più